I Militari della Stazione Carabinieri di Sutri nella giornata di sabato hanno tratto in arresto un cittadino sudafricano per aver violato i provvedimenti di divieto di avvicinamento all’abitazione familiare, divieto di avvicinamento alla moglie ed ai figli, nonché il divieto di dimora nel comune di Sutri.
L’uomo, alla fine del mese di marzo 2024, era stato denunciato dalla moglie ormai stanca di subire insieme ai figli minori i suoi comportamenti violenti, pertanto venivano disposte dall’Autorità Giudiziaria inquirente le predette misure cautelari. Purtroppo l’uomo, incurante dei divieti a lui imposti, violava per ben due volte in pochi mesi tali misure, disfandosi anche del braccialetto elettronico a lui applicato ed avvicinandosi alla moglie, finendo così nuovamente in manette. A seguito di comportamenti l’uomo veniva sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso un’abitazione di Trevignano, nuovamente con l’applicazione del braccialetto elettronico. Malgrado tali restrizioni, l’uomo sudafricano nella giornata di sabato evadeva dal suo domicilio, minacciando telefonicamente la moglie dicendole che l’avrebbe raggiunta per portarsi via con la forza i suoi tre figli minori.
La donna, impaurita, segnalava le intenzioni del marito al Comandante della Stazione, che avuta contezza dell’imminente pericolo che stava correndo la donna a seguito di tali minacce, predisponeva servizio di vigilanza nei pressi dell’abitazione della stessa. Infatti, grazie alle misure poste in essere dai militari dell’Arma, il marito della vittima, in violazione delle misure restrittive a lui nuovamente applicate, si recava presso l’abitazione della moglie in Sutri, dove però ad attenderlo c’erano i Carabinieri che lo intercettavano mentre tentava di entrare in casa della moglie con propositi violenti, veniva pertanto prontamente fermato e condotto in caserma dove veniva dichiarato in stato di arresto.
Nella mattinata di ieri il cittadino sudafricano, al termine del processo svolto con rito direttissimo per i reati commessi, veniva condotto presso il carcere Mammagialla di Viterbo.